Eccoci a raccontare la 2° prova del “nuovo” circuito CicliPozzi 2009

09.03.2009 23:27

Eccoci a raccontare la 2° prova del “nuovo” circuito CicliPozzi 2009 svoltasi domenica 8 Marzo a Monguzzo.
Dimezzati gli atleti MTB Lomazzo presenti al via rispetto alla gara di Cassina Rizzardi (solo 6), in una calda e soleggiata giornata pre-primaverile.

Note positive tra i veterani! Un pimpante presidente (Mauro Lecchini) si rifà della domenica precedente e nel “difficile” circuito di Monguzzo riesce ad entrare tra i primi dieci di categoria. Alle sue spalle un’eccellente novità, ovvero Ruben Milanesi. Settimana scorsa era riuscito a castigare e precedere lo “zio” Stefano, piazzandosi 17esimo. A Monguzzo, galvanizzato dalla presenza della sua bellissima famigliola, per poco non riesce a mettersi alle spalle il presidente e c’entra comunque un ottimo piazzamento nella top ten. Complimenti!

Ma i veri complimenti vanno riservati come al solito alla categoria senior. C’erano un po’ di timori in griglia di partenza a causa delle difficoltà e dell’altimetria del circuito di Monguzzo. I big partono veramente al rallentatore e io colgo l’occasione per tirare il gruppo nei primi 500 metri! Quando le cose si fanno serie però, ecco che le prime posizioni si tingono nuovamente di bianco-blu-magenta!
Simone Fiore, first of all. A Cassina Rizzardi solo una foratura lo aveva tenuto lontano dal podio. A Monguzzo vola in testa sin dalle prime battute e lotta con Davide Vecchio (Valsassina Team) sino all’ultimo giro per la conquista del primo posto. Alla fine si “accontenta” del secondo gradino del podio, sfoderando una forma invidiabile ad inizio di stagione.
Mimmo Di Mare. Dopo la buona prova di Cassina Rizzardi, “si trasforma in un razzo missile” e si lascia tutti alle spalle andando a far compagnia a Simone sul podio. Un terzo posto meritato, che colora di bianco-blu-magenta due terzi del podio senior.
Infine Paolino Montini. Fa strano parlare di lui e raccontare di essersi “accontentato” solamente di un piazzamento tra i primi dieci della categoria. Un risultato comunque che tiene alta la sua già invidiabile media inglese.
Infine, dopo una sfilza di fenomeni, l’unico “umano” in gara ero io. No comment!